Giusy Ferreri è (per ora) una vera rivelazione. Ma non nascondiamoci dietro un dito: il suo ultimo EP, uscito il 27 giugno, non è affatto esente da critiche, anzi. Basta leggere le mini recensioni dei suoi acquirenti, ecco le prime ce si possono visualizzare selezionando l’album su I Tunes:
Il suo stile “soffoca” i brani. Risultano tutti uguali, privi di interpretazione. E quindi noiosi.
E ancora:
Premettendo che Giusy è una brava cantante, il suo stile poco ortodosso guasta alcuni brani ritenuti belli proprio per la loro struttura lineare senza troppi fronzoli. Il suo modo di cantare rende simili tutti i brani e a lungo andare li rende noiosi. Per me rimane “pompata” e sopravvalutata eccessivamente.
Avranno ragione? Ad un rapido ascolto personale si può rispondere alle polemiche in questo modo: Giusy ha una chiave, se cerchi il confronto o il paragone senza concentrarsi sul suo stile, non la trovi.
Come altri recensori aggiungono, forse è meglio aspettare ottobre per ascoltare gli inediti. Ascoltare una voce che sembra ispirata a ciò che già esiste a livello internazionale su pezzi già esistenti di interpreti meravigliose è un doppio colpo secco allo stomaco dei suoi detrattori che giocano (solo) per similitudine.
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