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L'avventura con la prima edizione di X Factor è finita da un bel pò ma noi, come nessun altro, abbiamo continuato a tenervi informati sui talent.

Adesso, però, grazie al Casting Tour è iniziata la seconda stagione di X Factor.

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venerdì 21 marzo 2008

Intervista a Marco Petrarca...

Mauro Petrarca (XFactor) @ Davide Maggio .it

Scrive canzoni, ballate e liriche macabre perchè il suo pensiero vola sempre verso… il camposanto!

Il singolare, forse unico, genere musicale che lo contraddistingue l’ha portato sotto la luce dei riflettori sin dal 2004 quando è stato ospite di Cronache Marziane su Italia1. Si sono occupati di lui anche all’Italia sul Due, a La Vita in Diretta e su Rosso Alice.
Alcune radio trasmettono i suoi pezzi e dal 2006 è anche autore della colonna sonora nefasta del programma Melog di Radio 24-Il Sole 24 Ore, condotto da Gianluca Nicoletti.

Il 2 novembre 2007, il quotidiano nazionale Libero ha dedicato un articolo alle Sue composizioni musicali cimiteriali. Lo aveva preceduto il 2 novembre di due anni prima soltanto La Stampa che ha dedicato un articolo al Suo Canzoniere Macabro.

Ma il vero successo è arrivato con il nuovo reality targato Magnolia, X factor, che l’ha portato alle luci della ribalta.

Non potevamo non intervistare un personaggio come Mauro Petrarca, che si racconta su davidemaggio.it in questa intervista.

  • Allora, caro Mauro, la domanda sorge spontanea. Come ti è venuto in mente di dedicare la tua musica ad un argomento così… funebre?

Non c’è mai stato, nel mio percorso, un momento per interrogarmi sulla poetica che stavo inseguendo. Ogni pensiero, ogni verso dato ai diari, voleva a cornice il camposanto;

  • Il tuo genere musicale è una provocazione oppure ritieni che possa avere una sua collocazione discografica ben precisa?

Oggi siamo abituati ai successi di vendite di artisti importanti come Guccini, Battiato, le compilation dedicate a De Andrè… ma se andiamo a valutare oggettivamente quei lavori, in pochi sottoscriverebbero che hanno coordinate commerciali o discografiche;

  • Come sei arrivato ad X-Factor?

La voglia e lo spirito bambino di rimettermi sempre in gioco, la propensione ad essere deriso nella consapevolezza che i miei baffi coprono il mio riso…

  • Sai se esistono colleghi che si occupano di musica come la Tua?

Ci sono molti esempi in proposito, ma di percorsi così univoci non ne sono a conoscenza;

Ti faccio, allora una piccola sorpresa. Sono riuscito a scovare una coppia di tue colleghe che hanno partecipato alle selezioni della versione inglese di XFactor.

  • In XFactor sei stato scartato durante i provini ma sei riuscito a catalizzare l’attenzione dei media. Soddisfatto oppure gli obiettivi erano altri?

Gli obiettivi erano di portare i miei canzonieri davanti alle telecamere, declamare i miei versi in video, mostrare il mio personaggio anche fisicamente;

Continua a leggere l’intervista :

  • Il tuo sembra un look studiato. Fai da te oppure sei stato consigliato?

Tormento chiunque mi sembra attento alla forma, mi nutro dei consigli degli altri, anche quando li rifiuto;

  • Che ne pensi dei 3 giudici di XFactor?

Alcuni pensano che mi hanno preso per il culo, io so che mi hanno preso per mano;

  • Pensi sia troppo facile giudicare, soprattutto da parte di chi di musica non se ne intende, una canzone come Marta la Cornacchia?

Penso che si possa dare un giudizio qualsiasi, di ogni sorta e natura, e penso che lo possa dare chiunque e non necessariamente gli addetti ai lavori. Ma penso anche che, ogni cosa detta, la si debba debitamente motivare;

  • Hai già avuto esperienze televisive prima del reality di RaiDue?

Lo scorso halloween sono stato ospite di ROSSO ALICE TV, in diretta webcam, e ho declamato il mio brano “la morte e la chioma”. Più che la televisione, ho frequentato i teatri;

  • L’essere un cantautore macabro e crepuscolare ti ha portato disagi personali per la suggestione che puoi incutere nelle persone in cui ti imbatti?

Mi ha favorito molto in quanto mi distingue dalla maggioranza, mi ha dato il privilegio di non passare inosservato;

  • Cosa hai pensato quando Simona Ventura, durante i casting, ti ha detto “Ma se ti dico no, mi porti sfiga?”

Ho pensato che ogni risposta palese avrebbe fatto crollare il gioco, duque ho affidato ambigua risposta alla mia mimica facciale;

  • Mauro Petrarca è macabro e crepuscolare anche nella vita di tutti i giorni?

Nella vita di tutti i giorni sono lo stesso, ma mi vestono panni che non manifestano la mia indole;

  • A proposito della vita di tutti i giorni… Sei fidanzato?

Questa è una domanda difficile, la evado;

  • Nella vita fai il cantante a tempo pieno?

Canto e compongo versi e melodie nelle ore notturne. Il giorno, come ho già detto, svesto i panni neri e ne indosso di più convenzionali. Preferisco la dimensione intimistica della creazione;

  • Hai paura della morte?

Certo, come tutti

  • Dicci tre cose alle quali non rinunceresti mai.

La scrittura, il sogno, il sonno;

  • Hai un portafortuna?

I miei canzonieri

  • Qual è il tuo cantante preferito?

Fabrizio De Andrè

  • Quello che proprio non riesci ad ascoltare?

Il jazz classico in generale;

  • C’è qualcuno a cui devi dire grazie?

A più di qualcuno. Cito ora solo due persone: Luigi Cozzi, che da sempre mi da consigli pratici, e il giornalista e autore radiotelevisivo Gianluca Nicoletti, che da sempre usa le mie composizioni cimiteriali nella sua rubrica radiofonica.

Io ringrazio Te per essere stato con Noi!

[Sito Ufficiale di Mauro Petrarca]

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